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Apprendiamo dalla stampa che ieri a Roma è scomparso il nostro caro collega Filippo Maria Gambari, vittima inaspettata e prematura del maledetto Covid.
Già storico funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, dove è stato per tanti anni responsabile di ricerche e studi pre-protostorici di notevole rilevanza scientifica e impatto culturale insieme alla moglie Marica Venturino, è divenuto dirigente con l’ultimo concorso nel 2008 ed è stato Soprintendente Archeologo della Liguria, dell’Emilia Romagna e della Lombardia.
Chiamato a dirigere il nuovo Museo delle Civiltà a Roma, con perno sul mitico Museo Preistorico Etnografico Luigi Pigorini, ha avuto occasione in questi ultimi anni di battersi – tra i pochissimi dirigenti archeologi sopravvissuti nel nostro Ministero - per il riconoscimento della componente archeologica e specificamente preistorica nel nuovo assetto gestionale dei musei nazionali.
Della sua straordinaria generosità con i più giovani colleghi, alcuni di noi hanno tratto giovamento nella fase di formazione e preparazione del concorso al Ministero, momenti in cui ci ha trasmesso, oltre al suo sapere, anche la passione e l’entusiasmo per la professione.
Oltre che come vecchio collega di Ministero e sodale di studi preistorici e protostorici, protagonista assiduo delle attività dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, lo ricordiamo con commozione e rimpianto proprio per la sua carica professionale e umana, l’indole battagliera e la vastissima cultura, doti che ci mancheranno particolarmente nell’attuale quadro di incertezza sulle sorti dell’archeologia di stato nel nostro paese.