Venerdì 26 febbraio alle ore 10.00, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’’accordo sottoscritto tra la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza e l’associazione culturale Archeonaute per la valorizzazione e la fruizione dell’area archeologica di Via San Cosimo a Verona.
Dopo i lavori di restauro, condotti dalla Soprintendenza con fondi ministeriali, che hanno riguardato la pulitura delle strutture antiche, nonché la messa in sicurezza del sito, la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione e l’istallazione di un efficace appartato di pannelli illustrativi, è stato stipulato l’accordo per la gestione dell’area archeologica ubicata all’interno dell’Istituto Suore Figlie di Gesù in via san Cosimo 3, che garantirà, d’intesa con l’istituto religioso, l’apertura gratuita dell’area tutte le settimane, oltre allo svolgimento di visite guidate e attività didattiche e fornirà un servizio di segreteria e prenotazione per i visitatori.
Nell’area archeologica si conservano importanti testimonianze della Verona romana relative alle mura urbane della città e alla porzione di una ricca domus costruita non lontano dalla cinta. I resti, in ottimo stato di conservazione, permettono di comprendere chiaramente come erano costruite le mura della città, a partire dalla prima fase di metà I secolo a.C. fino agli sviluppi successivi quando vennero dotate di torri e speroni. A circa 10 metri dalle queste mura più antiche, l’area ospita un tratto delle mura di V secolo d. C., erette da re Teodorico, mediante l’utilizzo di molto materiale di reimpiego, come epigrafi e frammenti architettonici lavorati. Nell’area sono inoltre visibili alcuni ambienti di una domus, decorati con pregiati pavimenti a mosaici e intarsi marmorei e affreschi alle pareti.
Scoperte nel 1971 in seguito ad alcuni lavori di servizio, le strutture antiche vennero scavate e messe in sicurezza dall’allora Soprintendenza alle Antichità delle Venezia che volle realizzare un’area archeologica.
Fino ad ora, tuttavia, l’area non era accessibile se non previo accordo con la Soprintendenza e con l’Istituto religioso.
Da oggi il sito diventa fruibile dal grande pubblico e una nuova area archeologica viene restituita alla città di Verona, incrementando in tal modo l’offerta culturale e creando un vero e proprio “percorso archeologico” a disposizione dei cittadini e dei turisti.
Interverranno:
il Soprintendente ABAP di Verona, dott. Vincenzo Tinè,
la Direttrice dei Musei Civici di Verona, dott.ssa Francesca Rossi
la Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Verona, dott.ssa Federica Gonzato
il Presidente dell’Associazione Archeonaute, dott.ssa Morena Tramonti
la rappresentante dell’Istituto Figlie di Gesù, Suor Letizia Iacopucci
il Responsabile dell'area funzionale archeologia della Soprintendenza, dott.ssa Brunella Bruno