contributi statali sui lavori di restauro

Contributi statali sui lavori di restauro di beni culturali

Il Ministero per i beni e le attività culturali può concorrere alla spesa sostenuta dal proprietario, possessore o detentore del bene culturale per l’esecuzione di lavori di restauro ed altri interventi conservativi su beni culturali.
Ai sensi dell'articolo 31 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, nel rilasciare la relativa autorizzazione, il Soprintendente si pronuncia sull'ammissibilità dell'intervento ai contributi ministeriali certificando il carattere necessario del medesimo ai fini tributari e fiscali.
Gli interessati quindi, in sede di autorizzazione, chiedono alla Soprintendenza l’ammissibilità dell’intervento ai contributi statali come sancito dagli articoli 35 e 37. A tale richiesta deve essere allegato un preventivo delle spese da sostenersi che contenga una descrizione analitica delle categorie dei lavori da eseguirsi.
L’ammontare del contributo erogabile di norma non può superare la metà della spesa sostenuta (articolo 35). Per la determinazione della percentuale del contributo si tiene conto di altri contributi pubblici e di eventuali elargizioni private relativamente alle quali siano stati ottenuti benefici fiscali.
Il contributo è concesso dal Ministero a lavori ultimati e collaudati sulla spesa effettivamente sostenuta dal beneficiario. Possono essere eventualmente erogati acconti sulla base degli stati di avanzamento dei lavori regolarmente certificati.
Contributi in conto interessi
Il Ministero può anche contribuire al pagamento degli interessi dei mutui accordati da istituti di credito ai proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di beni culturali per la realizzazione degli interventi conservativi autorizzati (articolo 37).

Per tutti i casi di contribuzione statale l'articolo 38 del codice dei beni culturali e del paesaggio prevede a carico dei proprietari degli immobili l’obbligo di renderli accessibili al pubblico. Le modalità, così come i limiti temporali, sono fissati, caso per caso, da appositi accordi o convenzioni da stipularsi tra il ministero per i beni e le attività culturali ed i singoli proprietari, avuto riguardo sia alla tipologia degli interventi che al valore artistico e storico degli immobili e dei beni in essi esistenti.
Gli accordi e le convenzioni sono trasmessi, a cura della Soprintendenza, al comune e alle città metropolitane nel cui territorio sono ubicati gli immobili.

Si rimanda al sito del Segretariato Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto per maggiori approfondimenti e la modulistica utilizzabile.